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al testo di Annalisa Scialpi
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L'homo materialis vive per la materia. Cioè è convito che l'Universo sia oggettivo, materiale. Anela alla ricchezza, ma non la raggiunge mai. La ricchezza, infatti, non è qualcosa a cui anelare, ma da ricevere. Qualcosa che ci appartiene in quanto la natura (compresa la natura umana) è ricchezza e prosperità. Essere ricchi è saper attingere idee, tesori, dal regno di Ade, padrone delle ricchezze e sovrano del regno invisibile. Ma l'homo materialis ignora cosa sia il mondo invisibile. Così come ignora la missione dell'anima. Vive nell'illusione dell'oggettività delle cose, per cui è vittima del mondo. E' vittima della morale, strumento del potere costituito. E' necessario, per fare il 'salto quantico' dall'homo materialis all'homo imaginalis (o uomo nuovo) aprire i veli che separano il visibile dall'invisibile, tenendo insieme la vita e la morte. Lo strumento è la meditazione, che non significa solo starsene immobili a gambe incrociate. Meditazione è consapevolezza del corpo. E' osservare il movimento fluttuante della mente e delle emozioni. E' diventare il testimone, con una consapevolezza via via più sottile.La meditazione è ciò che consente il passaggio dall'homo materialis all'homo imaginalis. La via verso la ricchezza vera. Annalisa Scialpi |
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